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Commenti al testo di Amina Narimi
I vangeli sono il riso che hai nel ventre
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Cristina Bizzarri
- 27/03/2015 16:17:00
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Aiuta a dire a ogni piccolo noimessia: vieni, muori a te, divieni iomessia. Cresci in io. Sii, sono. Resta, il mistero. Rimane. Ma qui parla una lingua oltre la lingua. E accarezza, non fa più paura perché non è più un noi spaventato, punitivo. È un io damore.
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Alessandro Porri
- 02/03/2015 18:00:00
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8 al cuore
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Lorenzo Mullon
- 26/02/2015 17:20:00
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gli annunci sono in noi eternamente presenti aspettano di essere ascoltati come il riso di una risata o cucinati nelle ricette più eretiche e fantasiose come il riso di una risaia
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Franco Bonvini
- 26/02/2015 08:10:00
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mai fermarsi alle cose semplici.. tra le righe, nascoste, stanno le cose più belle
...
fuori portata
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Laviniafrati
- 26/02/2015 07:10:00
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Le tue poesie hanno il dono di sgranare gli occhi per quanto sono.belle. Ogni volta è come intraprendere un viaggio in un bosco che si riempie di luce: cè armonia dappertutto tra le parole che si legano meravigliosamente tra loro è le immagini che rendono felice lanima. Tutto appare così semplice. Basta allungare la mano ed è li, alla propria portata.
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Antonio Ciavolino
- 26/02/2015 00:25:00
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Bellissimo testo ispirato come la recitazione sapiente. La forma libera è ben riuscita e scorrevole, i versi risuonano sovente. Le inarcature sono esatte, alla mia lettura. Le immagini sono potenti, indovinate nel creare una atmosfera incantata e innamorata con più passaggi degni di nota. Storia viva di una donna che si svela [...] nelle quattro direzioni [...] nel respiro verticale su altri spazi, / in fiamme di ametista e di smeraldo [...] fino al monte della spada del prodigio [...] cè un linguaggio santo nellabbraccio... e canta. Complimenti, splendida opera molto piaciuta, molto.
<tre LuV
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4ssp
- 25/02/2015 23:11:00
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"è langelo. chi sa vederlo/lo vede in tutto" e "i vangeli sono il riso che hai nel ventre": Se è vero che ogni lettore legge se stesso o quello che di sé o di altri vorrebbe leggere, cè allora nel "magistero" di Amina tutta la rilettura passionale del cammino verso la una pasqua, cammino che attraversa una penitenza, fino a scorgere un angelo in tutto. Certo no ne fa una questione di appartenenza o di confessione cristiana, si discosta con intelligenza e genialità che le appartengono dallasse morale che è proprio di altri, forse anche di chi sta scrivendo questo commento; ma proprio per questo centra il bersaglio, arrivando a far coincidere lumano con il religioso. Sempre MiaInsueprabilePoetessa
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Franco Bonvini
- 25/02/2015 22:52:00
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Oh.. qua si descrive l indescrivibile. Se metti le tende agli occhi, se alzi un antenna al cielo, puoi sentire la stessa vertigine. Una leggera pressione e guardalo, l indescrivibile, come specchiato sul fondo delle pupille, che diventano 2 cherubine. Da lì parte la strada che porta alla parte più segreta di Amina... dove con una spada signorile si fa penetrare il petto per mostrarti il cuore. Non ho pretese di spiegarla questa poesia, nè che me la spieghino, sarebbe come mutilarla, chiuderla alle molteplici interpretazioni.. soggettive e anche temporali. riascoltandola più volte nel tempo. Nato al lago non ho grandi orizzonti di mare ma del lago seguo i contorni e vedo il centro, qualcosa che lo colpisce, apre un foro e spande le onde in tutte le direzioni per poi alzare una colonna d acqua al cielo. E sulla cima del monte a fianco cè una chiesetta con alla sommità del frontespizio due arcangeli, che vedono il tutto. E uno ha una spada prodigiosa con cui intimorisce un demone.
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